domande comuni:

ConversatiaonsSu Torey Hayden sono disponibili anche due libri in giapponese.

“Essays” sono una serie di saggi scritti all’Hayakawa International Forum a Tokyo sull’effetto che i libri di Torey hanno avuto sulla vita dei lettori.

“Conversations” contiene una trascrizione completa delle conferenze che Torey Hayden e la Dr. Satoru Saito hanno tenuto assieme nel 1998.

personale Per che cosa sta la L del tuo nome?

Lynn.

Bevi ancora Dr. Pepper?

Mi piacerebbe. Ma il mio corpo sovrappeso di mezz’età la pensa diversamente. è solo una golosità occasionale.

Tuo marito è Chad? O Hugh? O un altro degli uomini dei tuoi libri?

No. Ho conosciuto Ken dopo che mi sono trasferita in Galles.

Come hai cominciato a insegnare nel campo dell'istruzione speciale?

Quando ero al mio primo anno di college, ho lavorato come assistente in un programma per bambini svantaggiati in età prescolare e la cosa mi è piaciuta immediatamente.

Hai sempre saputo di voler fare questo tipo di lavoro?

Ho sempre saputo di voler diventare scrittrice, ma il mio coinvolgimento nell’istruzione speciale è avvenuto per caso. Me ne sono innamorata mentre lavoravo al progranna per i bambin svantaggiati.

Non è difficile lavorare con bambini gravemente disturbati?

Io credo che l’istruzione speciale – e l’insegnamento in generale – sia più una vocazione che una carriera. Bisogna avere davvero il temperamento giusto per amarla e un desiderio straordinariamente forte di farlo. Ma se hai quel tipo di personalità, è stimolante, interessante e profondamente soddisfacente, anche se è un lavoro duro!

Non ti deprime il fatto di non riuscire spesso a migliorare le cose?

Io sono una persona “orientata al processo”, in contrapposizione al concetto di persona “orientata all’obbiettivo”. Amo il processo con cui si fanno le cose e di conseguenza, il risultato non conta così tanto per me. Quindi mi piace stare in classe, stare con i bambini e quando lavoro vivo molto nel presente. Naturalmente, per il bene dei bambini, spero di essere in grado di aiutarli e che il loro futuro sia migliore, ma per me il risultato e il futuro non sono così importanti. Ho notato che le persone che tendono a essere depresse o che soffrono di “burn out” spesso sono quelle che sono più “orientate all’obbiettivo”. Trovano difficile godere delle stessa esperienza quando ci sono così pochi risultati positivi.

Mi potresti dire come potrei cominciare anch'io a lavorare in questo settore?

Dato che è così importante sapere se la tua personalità è veramente adatta a questo tipo di lavoro, il mio consiglio è di fare del volontariato con i bambini difficili prima di cominciare qualsiasi addestramento formale. Se ti piace farlo come volontario, ti piacerà ancora di più farlo per soldi.

Mi potresti indicare quale tipo di studi potrei intraprendere per diventare un insegnante come sei stata tu?

Non sono nella posizione migliore per dare consigli su una carriera, in parte perché ho seguito un iter molto strano, dato che la mia prima laurea è in biologia! Ma la cosa più importante è che io ho conseguito i miei certificati e diplomi più di vent’anni ed è possibile che da allora i requisiti siano molto cambiati. La miglior maniera per cominciare è quella di farsi consigliare dal counselor della tua scuola superiore o da una persona esperta in questo campo.

Insegni ancora?

Al momento no. Ho smesso di insegnare quando è nata mia figlia perché volevo stare con lei. Man mano che cresceva, ho cominciato a interessarmi ad altre cose, essenzialmente come consulente ed esperta sugli abusi infantili e ho continuato a scrivere. è possibile che ritorni a insegnare se ci saranno le occasioni adatte.
Posso offrirmi come volontario o lavorare con te come tirocinante?
Dato che al momento non sto insegnando e mi muovo part-time tra vari programmi diversi, non posso adesso prendere né volontari né tirocinanti. Ma sicuramente nella zona in cui abiti ci sarà un altro insegnante o un’altra persona che lavora con i bambini che sarebbe felicissima di avere l’aiuto di un volontario.

In UNA BAMBINA sembrava che tu dedicassi più attenzione a Sheila che agli altri bambini. è giusto dedicare così tanta attenzione a un bambino del gruppo, anche se è molto speciale come Sheila?

Io ho dato uguale attenzione a tutti i bambini della classe, ma poiché ho scritto un libro su Sheila, la maggior parte della storia di UNA BAMBINA è concentrata su di lei. Questo dà l’impressione che abbia dedicato più attenzione a lei, ma è semplicemente un trucco letterario. Altrimenti avrei dovuto intitoloare il libro MOLTI BAMBINI!!

Hai aiutato la maggior parte dei bambini con cui hai lavorato?

Vorrei poter dire di sì, ma questo non è un “gioco di numeri”. Queste sono persone vere e situazioni di vita reale. Il massimo che posso dire è che spero di aver aiutato più di aver fatto danni. è importante che io precisi che non sono un’insegnante “speciale”. Non ho fatto il mio lavoro meglio di molti, molti altri che lo fanno. La grande differenza tra noi è semplicemente che io so scrivere. Di conseguenza, voi sapete del mio lavoro. Ma c’è un esercito di persone molto impegnate e che lavorano sodo che fanno esattamente, se non più di quello che ho fatto io.

Perché scrivi sempre dei tuoi successi?

Perché non molti sarebbero disposti a leggere dei fallimenti e inoltre i miei editori non li pubblicherebbero! Questo non significa che io non abbia dei fallimenti. Significa solo che i successi permettono di scrivere una storia più gradevole.

Quando hai scritto il tuo primo libro?

Il mio primo libro è stato UNA BAMBINA, che ho scritto nel 1979. In realtà non ero partita con l’idea di pubblicarlo. Era cominciato come qualcosa che scrivevo per me per registrare quel tempo estraordinario con Sheila prima che si perdesse nel passato. Dato che lo scrivevo solo per me, sono andata molto in fretta. L’ho scritto in otto giorni. è stato solo dopo che ho pensato: “Dio, questo è un libro!”

Come sei riuscita a farti pubblicare il libro?

Sono entrata in una libreria e ho comprato una copia di “Writer’s Market” che dà dei consigli su come scrivere una lettera di richiesta e su come procedere a trovare un editore. Ho scritto la lettera esattamente come indicavano loro. Poi ho scelto un elenco di editori che sembrava pubblicassero libri simili. Ho mandato tre lettere di quel tipo ed è stata una grande sorpresa quando pochi giorni dopo mi ha risposto G. P. Putnam’s Sons chiedendomi di vedere i primi tre capitoli. Io glieli ho mandati e dopo una settimana mi hanno chiesto di vedere il resto del libro. Da lì in poi è storia.

Hai avuto molti rifiuti?

UNA BAMBINA è stato il sogno di un autore. Ci sono voluto solo 42 giorni dal momento in cui ho cominciato a scriverlo fino a quando ho firmato il contratto, per cui non ho ricevuto alcun rifiuto. Ma i rifiuti fanno comunemente parte dello scrivere. Dopo di allora ne ho ricevuti alcuni.

Vorrei diventare uno scrittore. Hai dei consigli da darmi?

Scrivere è una cosa molto soggettiva, per cui è difficile dare dei consigli. Quello che funziona per me, potrebbe non funzionare per un altro. Però queste sono alcune idee generali:
1) Credete in voi stessi. Molti cercheranno di scoraggiarvi, dai genitori agli insegnanti agli editori e agenti. Se non credete in ciò che fate, non potete aspettarvi che ci credano loro.
2) I migliori libri vengono da dentro. Ecco perché spesso il migliore libro di alcuni autori è il primo. Scrivono delle cose più profonde e significative della loro vita in quel momento. Questa è anche la ragione per la quale molti autori consigliano: scrivete di ciò che sapete. è un altro modo per dire più o meno la stessa cosa.
3) Sappiate che solo voi potete scrivere la vostra storia. Nessun altro può insegnarvi come. Possono insegnarvi la tecnica dello scrivere, come la grammatica e la punteggiatura, ma solo voi avete il vostro stile particolare. Quindi, anche se va benissimo leggere molti altri libri per vedere come scrivono gli altri autori, o frequentare corsi di scrittura creativa, o ascoltare altri scrittori che parlano, dovete sviluppare il vostro stile perosnale nella vostra storia.
4) Perseveranza. Perseveranza. Perseveranza. E ancora perseveranza.

Quanto ci vuole perché un libro passi dalla versione manoscritta in mano tua fino alla pubblicazione?

I libri sono come bambini. Ci vogliono circa nove mesi dal momento in cui presento il manoscritto finale fino al momento in cui compare nelle librerie. Durante questo periodo il manoscritto sarà sottoposto all’editing finale e ne verranno fatte delle copie, il che significa che qualcuno ne controllerà gli errori grammaticali, ortografici e tecnici. Poi verrà mandato in stampa e inviato all’autore sotto forma di “bozza” che è la forma di stampa che avrà. L’autore farà le correzioni finali e poi è fatta. Durante questo periodo viene anche preparata la copertina. Ovviamente, l’editore vuole che all’autore piaccia l’aspetto del libro, ma alla fine la scelta del disegno della copertina, ecc. spetta all’editore.

Perché hai permesso a Hollywood di fare cose orribili dei tuoi libri?

Trasformare un libro in un film è un affare a due livelli. Il primo livello si chiama “opzione”. Qualcuno nell’industria cinematografica – un attore, un produttore, uno sceneggiatore – paga una piccola somma di denaro per avere i diritti su un tuo libro per un certo periodo di tempo, di solito un anno, con la speranza di riuscire a farne un film. Se riescono a trovare abbastanza soldi, a scrivere una sceneggiatura ed ad avviare la produzione del film in quel periodo, allora comprano i diritti per intero e procedono con il film. L’autore del libro cessa di avere il controllo creativo dal momento in cui firma sulla linea tratteggiata e prende i soldi, perché quelli del cinema hanno comprato i diritti della storia in quel particolare mezzo creativo. Da quel momento in poi, diventa la loro opera creativa. Quindi possono fare quel che vogliono e l’autore non ha più voce in capitolo. Gli autori possono mantenere un certo controllo creativo se vengono coinvolti nella scrittura della sceneggiatura o come consulenti tecnici, ma fare un film è un’azione di gruppo molto più che scrivere, quindi nemmeno così c’è garanzia. Inoltre, lavorare, nell’industria cinematografica richiede altre doti e sottrae molto tempo alla scrittura. Il solo modo sicuro per evitare che Hollywood non faccia scempio di un libro è non venderglielo affatto, ma non è così divertente.

(G) - Perché hai lasciato che Hollywood facesse cose orribili con i tuoi libri?

(G) – Trasformare un libro in un film è un affare in due parti. La prima parte è chiamata “opzione”. Qualcuno dell’industria cinematografica – un attore, un produttore, uno sceneggiatore – paga una piccola somma di denaro per avere i diritti sul tuo libro per un certo periodo di tempo, di solito un anno, con la speranza di poter realizzare un film esso. Se riescono a trovare abbastanza soldi, scrivono una sceneggiatura e possono iniziare la produzione del film in quel momento, allora acquistano tutti i diritti e vanno avanti e fanno il film. L’autore del libro cessa di avere il controllo creativo dal momento in cui firma sulla linea tratteggiata e prende i loro soldi, perché la gente del cinema ha effettivamente acquistato i diritti sulla storia in quel particolare mezzo creativo. Da lì in poi diventa il loro lavoro creativo. Quindi, possono fare tutto ciò che desiderano e l’autore non ha voce in capitolo. Gli autori possono mantenere un certo controllo creativo partecipando alla stesura della sceneggiatura o come consulente tecnico, ma la realizzazione di film è molto più un atto di gruppo che la scrittura, quindi anche questo non è una garanzia. Inoltre, lavorare nell’industria cinematografica richiede competenze aggiuntive e richiede tempo per scrivere libri. L’unico modo sicuro per impedire a Hollywood di fare cose orribili a un libro non è venderlo a loro, ma non è così divertente.

Hai sempre saputo che volevi diventare una scrittrice?

Sì. Dal primo istante in cui ho imparato a tenere in mano una matita, ho cominciato a scrivere. In LA FIGLIA DELLA TIGRE ho parlato della scoperta della “magia” della scrittura quando avevo otto anni. Avevo scritto questa storiella sul mio cane quando invece avrei dovuto leggere il mio libro di scuola. La mia maestra mi scoprì e mi portò via la storia. Me la restituì circa due settimane dopo e mi ricordo che ero seduta sui gradini fuori dalla scuola a leggere quella storia ed ebbi l’imporvvisa epifania che, se uno scriveva bene qualcosa, ci si poteva tornare sopra in seguito e provare esattamente le stesse emozioni. Ricordo di aver pensato che era come scattare un’istantanea, non solo di una scena, ma anche dei sentimenti delle persone.Pensai che era fantastico. Una magia. Una vera magia. Quel pomeriggio sui gradini della Winans School è stato uno dei momenti cardine della mia vita.

Che tipo di scrittrice sei? Ti è difficile esserlo?

La verità è che per me scrivere è quasi come una malattia. Definisco il mio modo di scrivere “organico” perché si tratta semplicemente di qualcosa che devo fare. Fa parte di me, come mangiare e dormire e respirare. Sento di altri scrittori che devono imporsi di sedersi alla macchina da scrivere o qualunque cosa sia e “scrivere tutti i giorni” o “scrivere un tot di pagine”. Per me il problema è impormi di staccarmi dalla macchina da scrivere! Potrei felicemnte scrivere tutto il giorno, tutti i giorni e trascurare tutto il resto.

Come hai fatto a ricordarti così tanti particolari e dialoghi?

Qui ho un aiutante segreto. Molte scuole investivano nella “nuova tecnologia” dell’epoca, che consisteva in una vecchia videocamera e dei videotape a bobina. Erano difficili da far funzionare, quindi non venivano molto utilizzati. Poiché io sono una patita della tecnologia, ne approfittavo e spesso tenevo le macchine nella mia aula quando gli altri non le usavano. Così ho fatto molti video delle mie classi e li ho tenuti come fonti per scrivere i miei libri. Tenevo anche un diario con gli aneddoti salienti.

Quali sono i problemi e le responsabilità di scrivere su persone reali ?

Ci sono sia questioni morali che legali da tenere in considerazione quando si sceglie di scrivere su persone vere.
Il problema morale è molto importante. C’è una linea sottile di demarcazione tra la condivisione di una storia che dovrebbe essere condivisa e lo sfruttamento. In questo periodo storico la linea è estremamente labile. Comunque io non credo che la vita privata delle persone dovrebbe essere usata a scopi di intrattenimento. Per cui ci sono alcuni aspetti della vita delle persone di cui ho scritto che non ho intenzione di divulgare.
Allo stesso modo, faccio tutto il possibile per proteggere le persone da una possibile identificazione. Cambio nomi, date, luoghi e talvolta cambio l’ordine cronologico. In alcuni casi le persone sono state comunque identificate, ma i mass media sono stati abbastanza rispettosi. Consento ai “personaggi” principali dei miei libri di vedere il manoscritto prima di sottoporlo al mio agente e se devono essere fatti dei cambiamenti è a questo punto che intervengo.
A volte questo fa sì che certe parti del libro, in particolare l’epilogo, risultino piuttosto vaghe. Ci sono anche problemi legali, perché potrei essere facilmente denunciata se dicessi cose non vere o ritraessi una persona in un modo a lei non gradito. Per cui, cerco di ottenere consensi scritti da tutte le persone necessarie prima di scrivere i libri e di solito in questi consensi includo il “diritto di approvazione” sul manoscritto, come ho detto prima.
Se avete intenzione di scrivere su persone vere, prima assumete un avvocato!

(G) - Quindi che tipo di cose cambi nei tuoi libri?

(G) – Nomi, ovviamente. Anche l’ordine in cui le cose sono successe è spesso modificato. Le posizioni sono generalmente diverse. Alcuni eventi facilmente identificabili hanno sostituito eventi simili.

(G) - Ho provato a mettere in ordine i libri quando sono accaduti, ma non riesco a far coincidere la cronologia.

(G) – No, la sequenza temporale non si adatta. Ho cambiato l’ordine cronologico in molti casi. Alcune cose sono successe nella vita reale prima o dopo che accadono nei libri. Ci sono tre ragioni per farlo:
Uno: proteggere la privacy.
Due: alcune storie vengono eseguite contemporaneamente, ma i personaggi sono stati rinominati o l’ordine cronologico è stato modificato per soddisfare i vincoli di consenso o privacy, quindi non è evidente.
Tre: alcune storie si svolgono in contesti molto diversi da quelli illustrati a causa delle esigenze degli editori o di altri fattori esterni di cui non riesco a controllare, quindi non si adattano perfettamente alla sequenza temporale.

(G) - Se sei cambiato così tanto, non vedo come queste storie possano essere chiamate saggistica.

(G) –

I libri sono ciò che viene chiamato “saggistica narrativa”. Un esempio simile sono le storie dei veterinari di James Herriot. Non sono biografie o testi accademici. Invece sono memorie, il che significa che sono resoconti delle mie esperienze personali nell’educazione speciale, terapia e consulenza dal mio punto di vista. Tutti gli attributi, le caratteristiche e le interazioni provengono da persone vere che ho conosciuto ed eventi reali a cui ho partecipato. Gran parte del dialogo è reale e testuale, basato su filmati di videocassette. (Alcune immagini fisse di queste videocassette compaiono più avanti in questa sezione.) Ho anche tenuto ampie registrazioni aneddotiche e alcune sezioni di alcuni libri sono state prese quasi direttamente da queste. Tutte le opere citate direttamente dai bambini, inclusa la poesia di Sheila, sono le opere reali.

Detto questo, c’è anche molto che viene ricostruito. Alcuni di questi sono dovuti alla privacy o alle questioni legali sopra menzionate. Alcuni di questi sono dovuti alla necessità di creare passaggi di transizione per rendere la storia leggibile senza problemi. In parte è dovuto alle mie motivazioni nello scrivere un libro particolare. I libri precedenti erano principalmente orientati alle relazioni in quanto volevo catturare la straordinaria bellezza delle personalità dei bambini particolari. Nei libri successivi, sono diventato più guidato dai problemi. Ho voluto evidenziare un problema specifico e parlarne di più, quindi ho preso un esempio dalla mia esperienza e ho costruito la storia da lì. Potrebbe non esserci sempre materiale sufficiente intorno a un dato incidente per un libro completo, quindi personaggi e situazioni sono stati composti per creare una trama completa o storie separate sono state combinate con passaggi di transizione. Tuttavia, tutto il materiale è ancora tratto dalla mia esperienza personale e riguarda questioni reali che ho affrontato, persone reali che ho incontrato e esperienze reali che ho avuto.

(G) - Quanto ha a che fare il tuo editore con tutto questo?

(G) –

Proprio come le questioni legali influiscono molto sul modo in cui i libri sono scritti, anche l'editore influenza un bel po ', perché sono loro che vendono effettivamente il libro. Il mio editore "home" è il mio editore americano. Vedono prima il manoscritto di un libro e lavoro con i redattori americani per prepararlo, quindi determinano gran parte del formato dei miei libri. Ciò influisce direttamente su ciò che ho inserito nel libro. Ad esempio, i miei editori non sono disposti a farmi avere un'ambientazione non americana per nessuno dei miei libri, poiché le loro ricerche di mercato mostrano che le ambientazioni non americane non vendono in saggistica americana, mentre il pubblico straniero è perfettamente felice di leggere una storia ambientata in gli Stati Uniti. Di conseguenza, se voglio parlare di qualcuno dei bambini o delle esperienze che ho avuto da quando sono venuto in Gran Bretagna, devo inserirli in un contesto americano.

Allo stesso modo, non sono stati molto disposti a farmi variare il mio formato. Con TWILIGHT CHILDREN sono stato finalmente in grado di scrivere un libro che parla del mio lavoro al di fuori della classe della scuola, ma per un po ', poiché il MURPHY'S BOY ha avuto meno successo delle storie della classe, si sono rifiutati di pubblicare questo formato.

Ho avuto altre modifiche imposte dagli editori. In un libro ho dovuto cambiare la razza del bambino. In diversi casi ho dovuto tagliare da una storia eventi reali che sono stati visti come troppo cupi o troppo "poco promettenti". In GHOST GIRL ero sotto l'enorme pressione di trovare una "risposta" al comportamento dei personaggi principali per risolvere felicemente la storia, quando semplicemente non c'era una soluzione, felice o infelice. Questi sono cambiamenti tipici a cui praticamente tutti gli scrittori di saggistica si scontrano.

Qualcuno dei personaggi ha mai obiettato a ciò che hai scritto?

Sì. E ho tolto le parti dal testo.

Nessuno ti ha mai denunciato per il ritratto che hai fatto di lui?

No, con nessuno dei miei libri che non siano romanzi. Stranamente, il solo problema che io abbia mai avuto è stato con una donna che credeva che io avessi basato il mio libro THE SUNFLOWER FOREST sulla sua vita. Questo non era vero e fortunatamente avevo della corrispondenza datata con il mio agente che provava che la fonte delle mie idee per il romanzo era precedente, quindi la cosa è caduta.
E i censori?
In alcune parti degli Statai Uniti i miei libri sono stati censurati perché la gente aveva la sensazione che non fosero adatti ai ragazzi minori di 15 anni.
Non sono d’accordo. Nella maggior parte dei casi, i ragazzi si accostano alle cose solo quando sono pronti a recepirle. Quindi se un dodicenne sceglie di leggere UNA BAMBINA, è probabilmente maturo a sufficienza per il contenuto. Scrivo di argomenti molto seri, ma veri. I libri ritraggono un mondo in cui talvolta accadono brutte cose, ma descrivono anche un mondo in cui si sono persone buone e attente che vogliono rendere le cose migliori. Non credo che i ragazzi debbano essere protetti da questo messaggio.

(G) - E i censori?

(G) –

In alcune parti degli Stati Uniti i miei libri sono stati censurati perché le persone ritengono di non essere adatte a bambini di età inferiore ai 15 anni.

Non sono d’accordo con questo. Per la maggior parte, i bambini arriveranno alle cose quando saranno pronti a conoscerli. Quindi, se un dodicenne sceglie di leggere UN BAMBINO, molto probabilmente è abbastanza maturo per il contenuto. Scrivo su alcuni argomenti molto seri ma reali. I libri descrivono un mondo in cui a volte accadono cose molto brutte, ma descrivono anche un mondo in cui ci sono persone buone e premurose che vogliono migliorare le cose. Non credo che i bambini debbano essere protetti da questo messaggio.

Perché hai deciso di scrivere romanzi se la gente ama così tanto i tuoi libri che non sono romanzi?

Perché i libri che non sono romanzi si basano su esperienze vere e – comprensibilmente – le esperienze vere sono in numero limitato! Inoltre, ci sono delle cose di cui non posso proprio scrivere per ragioni di privacy o perché non mi viene dato il consenso.
Io non sono molto interessata allo stile giornalistico, che significherebbe scrivere racconti veri della vita di altri. Quello che amo di più è scrivere di sentimenti profondi e sarebbe impossibile scrivere di sentimenti profondi degli altri, perché io non sono dentro di loro.
L’altra ragione per la quale ho scritto dei romanzi è che da un punto di vista creativo, i libri di storie vere sono molto limitanti. Ancora prima di cominciare a scrivere, i personaggi, la storia e gli ambienti sono predeterminati. La sola creatività sta nell’immaginare come esprimere certe cose o mostrare alcune scene evitando che i personaggi vengano identificati così da rischiare la denuncia!

Perché il tuo più recente romanzo non è disponibile in inglese ?

IL GATTO MECCANICO non è stato ritenuto un “romanzo americano”. è una storia piuttosto complessa che i miei editori americani hanno ritenuto non sarebbe stata gradita ai lettori americani. Per cui è disponibile solo in svedese, italiano, finlandese e presto sarà pubblicato in giapponese e francese. Sono profondamente grata ai lettori di quei paesi che ne hanno fatto un successo dove è stato pubblicato.

Dove posso trovare THE SUNFLOWER FOREST in inglese ?

THE SUNFLOWER FOREST, che ho scritto nel 1983, è adesso esaurito in inglese. è normale. Pochi libri hanno una “vita in libreria” di più di qualche anno. La vostra migliore possibilità di trovarne una copia è di guardare in eBay.com opuure di lasciare il vostro nome e indirizzo in un sito come Amazon.com. Sicuramente ce ne sono ancora delle copie in giro, dato che una mia amica ne voleva una e ne ha trovate già quattro guardando in Internet. Sembra anche che www.bol.com ne abbia alcune copie nuove in inglese.

C'è qualche probabilità che THE SUNFLOWER FOREST sia ristampato?

Questa è una questione da discutere con il mio editore. Io non ho alcun controllo su questa cosa. So che il mio editore giapponese ha cercato di ottenere una ristampa inglese di THE SUNFLOWER FOREST, perché il libro è diventato molto popolare nella versione giapponese e molti lettori là vorrebbero leggerlo in lingua originale. Ma mi ha detto che fino ad ora non ci è riuscito.

Ti piace ricevere lettere dai tuoi fan?

Io penso che a tutti gli autori piaccia sapere che quello che hanno scritto è significativo per la gente. Quindi, sì, sono sempre contenta di ricevere lettere dai miei fan. Leggo personalmente tutto ciò che ricevo.

Gli editori o qualcun altro leggono la posta prima che arrivi a te?

Sì, qualche volta. Questo avviene per varie ragioni. Di solito l’editore vuole semplicemente sapere che tipo di lettere riceva l’autore per soddisfare maggiormente le esigenze dei lettori. Per esempio, se molti sono interessati alla stessa cosa, l’editore può chiedere all’autore di scrivere su quella cosa in futuro. Gli editori leggono anche la posta per mantenere un controllo sulla sicurezza dell’autore. In caso di posta da persone che non parlano inglese, l’editore a volte legge la posta per fornire un riassunto di quello che la persona ha scritto. Non possono però fornire traduzioni. Nella mia esperienza, i miei editori avranno aperto il 25% della mia posta. Il resto mi arriva non aperto.

Io ti ho mandato una lettera, ma tu non hai risposto, quindi probabilmente non ti è mai arrivata.

Probabilmente sì. Gli editori, infatti inoltrano sempre la posta agli autori. Però ,dato che io vivo all’estero, alcuni editori preferiscono inoltrarmela a pacchi. Quindi me la mandano in blocco ogni tre o sei mesi. Questo può causare dei ritardi tra il momento in cui la persona scrive la lettera e quello in cui io la leggo.

Ti ho mandato una lettera e tu non mi hai risposto. Perché?

Ricevo una grandissima quantità di lettere dai miei fan. A volta arrivo a riceverne più di 2000 al mese da tutte le parti del mondo. Mi è semplicemente impossibile rispondere a tutte personalmente. Se ci tentassi, non mi resterebbe tempo per scrivere i miei libri, dato che mi occupo anche della fmiglia, allevo pecore a faccio ancora dei lavori con i bambini, tanto per citare alcune cose. Spero attraverso il message board e simili mezzi di poter interagire personalmente con più fan e di continuare comunque ad avere una vita mia!

Ci sono dei suggerimenti per scrivere una lettera a un autore che possano aumentare le mie possibilità di ricevere una risposta?

Cercate di rammentare la cortesia di base. In particolare, se un autore vi piace al punto da desiderare di scrivergli una lettera, mostrategli di avere avuto il tempo sufficiente di scrivere giusto il suo nome e i titoli delle sue opere. Cercate di non fare domande cui è già stata data una risposta nel libro che avete appena letto o la cui risposta si trova sulla copertina del libro. E cosa più importante di tutte mettete sempre il vostro indirizzo completo nella lettera e non solo sulla busta. Molte volte, in effetti, ho veramente desiderato rispondere a un fan, ma non avevo l’indirizzo perché la lettera era stata separata dalla busta o perché la busta era stata tolta dall’editore e non è mai arrivata con la lettera.

Mi pare di capire che esistono dei video del tuo lavoro con i bambini. Dove si possono vedere?

Questi erano dei video che avevo realizzato per uso personale ai fini dell’insegnamento. Erano nel vecchio formato a bobina, quindi la maggior parte di essi sono andati perduti perché non li ho trasferiti su videocassetta prima che scomparisse la vecchia tecnologia. Inoltre, poiché erano stati fatti unicamente per aiutarmi nel lavoro, non ho l’autorizzazione per mostrane la maggior parte, quindi non sarei comunque in grado di renderli disponibili per una visione pubblica. Vale anche la pena di dire che poiché questi video riguardano vere attività di classe o sedute di psicoterapia, sono spesso decisamente noiosi! La vita reale, senza l’eliminazione delle parti noiose, non è sempre così interessante.

Mi pare di capire che di due dei tuoi libri sono stati realizzati dei film per la TV.

COME IN UNA GABBIA è stati trasformato in un film TV “Trapped in Silence” nel 1986. Gli attori princiapli erano Marsha Mason e Kiefer Sutherland. è un adattamento relativamente buono, se si passa sopra al fatto che ci sono 20 di differenza tra Marsha Mason nel film e l’età che avevo io quando lavoravo con Kevin. E poi mi sarebbe piaciuto avere il bellissimo appartamento e il macchinone che aveva lei!
UNA BAMBINA è stato trasformato in un fim TV chiamato “Untamed Love” nel 1995 con Cathy Lee Crosby. Putroppo era una vera schifezza e meno se ne parla meglio è. Se questo sito web decollerà e svilupperemo tutti un buon rapporto, una volta o l’altra vi racconterò l’interessante storia di “Torey va a Hollywood”.

Pensi di essere stata una buona madre?

Credo che ogni genitore voglia fare un buon lavoro, ma è un compito molto difficile. Ovviamente avere un’esperienza nello sviluppo infantile, ecc. mi ha aiutato, ma ho anche fatto un sacco di errori. Il problema è che per fare il genitore ci vogliono molte cose che nessuno ti dice. Probabilmente nessuno può dirtele. Devi fare esperienza da solo. Ma poiché non sai quello che fai, fai degli errori e te ne rendi conto solo dopo averli fatti. Alcuni puoi correggerli o chiedere scusa. Con altri puoi solo convivere. Spero di essere stata una buona madre. Sicuramente ci ho provato. Ma solo mia figlia può rispondere a questa domanda.

C'è qualcosa che ti ha stupito del fatto di essere madre?

Sì, molte! Quando lo sono diventata, credevo che sarei stata capace, dati tutti i miei diplomi in psicologia e sviluppo infantile e la mia esperienza con i bambini. Credevo che sarei sampre stata calma di fronte a tutto perché ho una personalità naturalmente rilassata.
Ma che sorpresa! La cosa che mi ha sorpreso di più è stato scoprire la grande differenza che c’è tra l’occuparsi dei bambini degli altri e occuparsi del proprio. Ero così impaziente! Questa cosa mi stupiva e mi preoccupava al contempo. Potevo tollerare che gli altri bambini facessero qualunque cosa, mentre la povera Sheena – faceva la minima cosa e mi mandava su tutte le furie! Alla fine mi sono resa conto che ci sente sempre così con i figli degli altri. I tuoi figli sono tuoi. Li hai per 24 ore al giorno e, si spera, per sempre. Quindi conta moltissimo come riescono. Continui a pensare al loro futuro, come al presente. Vuoi che abbiano una buona vita e siano felici quando non ci sarai più tu; quindi è duro essere rilassati rispetto a qualcuno che conta così tanto per te.

Qual è la parte più difficile nell'essere madre ?

Il mio addestramento e la mia esperienza di lavoro con i bambini mi avevano fatto ritenere che l’ambiente svolge un ruolo molto maggiore nello sviluppo dei bambini di quanto non creda oggi. Ero convinta che fornendo il giusto ambiente fisico e psicologico, avrei potuto prevedere (dovrei forse dire “controllare”?) il tipo di persona che Sheena sarebbe diventata. Ho imparato invece che ci sono molte più variabili in tutto, a partire dal tipo di personalità ai colpi della sorte, buona o cattiva.
Mi ci è voluto molto tempo per venire a patti con il fatto che il mio compito non era quello di far diventare Sheena la persona che io volevo che fosse, quanto piuttosto quello di fornire il sostegno e la guida necessari perché lei si evolvesse nella persona che lei voleva essere. Questo sembra piuttosto ovvio di primo acchito, ma è una cosa sorprendentemente difficile da fare ed è sorprendentemente difficile sapere se lo stai facendo bene o meno senza aspettare che il senno di poi ti indichi gli errori.